Il ministro del Lavoro e delle Poliche Sociali, Elvira Calderone ha aperto la terza ed ultima giornata del X congresso Confederale della Cisal. “Il lavoro è centrale nella vita di tutte le persone. Non c’è crescitasenza lavoro equo e regolare e senza riportare al lavoro le nostre donne e i nostri uomini lavoratrici e lavoratori. Guardo con grande interesse il
Ad aprire l’assise la relazione del Segretario generale, Francesco Cavallaro: “È l’ora di una contrattazione seria” «Compito del sindacato è portare beneficio ai lavoratori, attraverso la concertazione, lo sciopero è l’ultima arma. E poi, perché le manifestazioni si fanno solo il sabato? Perché non si lavora. Il sindacato, se ha le palle, le manifestazioni le dovrebbe fare il lunedì, il
“Il lavoro torni fondamento per la comunità” Si apre con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che arriva dopo quello di Papa Francesco, il X Congresso della Cisal, al via oggi e fino a mercoledì, 19 aprile, a Roma, nell’area congressi del Marriott Park Hotel, dove il segretario generale, Francesco Cavallaro, ha chiamato a raccolta 600 delegati in
Si è aperto oggi a Roma il X Congresso Confederale Cisal, focalizzato su “Dignità umana e del lavoro”: fino a mercoledì, al Marriot Park Hotel, saranno 600 i delegati a partecipare al Congresso nazionale del primo e più rappresentativo sindacato autonomo italiano, tra i soci fondatori della Cesi, la Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti con sede a Bruxelles, e facente
Presente anche il leader del M5S Conte insieme ad altre numerose personalità che hanno anticipato la loro presenza. L’avvio dell’assise congressuale lunedì alle 14:30 «Una politica di sviluppo che generi occupazione e ricchezza a beneficio non solo delle imprese, ma anche dei lavoratori in un mercato che il Covid e la guerra stanno profondamente mutando». Alla vigilia del X Congresso
«Continuiamo a fare i conti con emergenze su emergenze. Sotto tutti i punti di vista. Economiche, sociali, lavorative. Diritti calpestati. Gli stipendi sono bassi. Molto spesso ad intermittenza perchè il lavoro è soprattutto precario. Però c’è fiducia. E c’è soprattutto nei confronti del sindacato. Che anche nei momenti più bui, e soprattutto nei momenti più bui di questi anni, c’è
«Da tre anni si registra una fuga dal lavoro del mare. Fortissima la carenza di personale marittimo non specializzato e la soluzione non può e non deve essere l’imbarco di personale extracomunitario (a condizione di oggettivo sfruttamento) nel cabotaggio italiano, rendendo più flessibili i vincoli sulla nazionalità degli equipaggi imposti dal Decreto 221/2016 – la cosiddetta Legge Cociancih. Tutto questo