Pensioni. Somme corrisposte dall’Inps non dovute, non tutte sono da restituire: la newsletter Cisal-Movimento Consumatori

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Dopo Roma anche il tribunale di Latina ha annullato la comunicazione di richiesta dell’importo: tutte le novità spiegate dall’avvocato Laila Perciballi


Ancora una vittoria per i cittadini che si vedono recapitare verbali di accertamento da parte dell’INPS per somme corrisposte a titolo di pensioni che poi l’Istituto ha ritenuto come non dovute, chiedendone la restituzione. Anche a Latina, come a Roma, l’avvocato Laila Perciballi, referente Cisal-Movimento Consumatori, è riuscita ad ottenere l’annullamento della comunicazione INPS con la quale veniva richiesto al diligente “pensionato” la somma di Euro 16.785,95, ritenuta dal Tribunale di Latina, come non dovuta. 

Nella fattispecie, il Giudice motivava che “deve essere richiamato il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la revoca di un trattamento di invalidità civile a motivo dell’insussistenza delle condizioni per il godimento comporta l’obbligo di restituzione all’Inps, a titolo di indebito, dei soli ratei percepiti dalla data del provvedimento ablatore, esclusa la ripetizione anche delle somme precedentemente corrisposte (cfr. Cass. civ., sez. lav., 5 novembre 2018, n. 28163)”.

Con ciò arrivando alla conclusione che “l’applicazione degli esposti principi al caso di specie induce a ritenere infondata la domanda di ripetizione dell’indebito proposta dall’INPS avente ad oggetto i ratei erogati prima della data del provvedimento che ha accertato che la prestazione previdenziale non era dovuta”. Una vittoria per tutti, in particolare per quei cittadini che giornalmente oberati da richieste di pagamento a vario titolo, oltre che dagli aumenti sproporzionati degli ultimi periodi, si vedono finalmente riconoscere il proprio diritto, anche quello a non dover restituire importi percepiti senza dolo né colpa. Movimento Consumatori mette a disposizione degli iscritti Cisal la propria consulenza,  contattando i seguenti recapiti: telefono 06.39735013, whatsapp 3939072144.

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Dopo Roma anche il tribunale di Latina ha annullato la comunicazione di richiesta dell’importo: tutte le novità spiegate dall’avvocato Laila Perciballi


Ancora una vittoria per i cittadini che si vedono recapitare verbali di accertamento da parte dell’INPS per somme corrisposte a titolo di pensioni che poi l’Istituto ha ritenuto come non dovute, chiedendone la restituzione. Anche a Latina, come a Roma, l’avvocato Laila Perciballi, referente Cisal-Movimento Consumatori, è riuscita ad ottenere l’annullamento della comunicazione INPS con la quale veniva richiesto al diligente “pensionato” la somma di Euro 16.785,95, ritenuta dal Tribunale di Latina, come non dovuta. 

Nella fattispecie, il Giudice motivava che “deve essere richiamato il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui la revoca di un trattamento di invalidità civile a motivo dell’insussistenza delle condizioni per il godimento comporta l’obbligo di restituzione all’Inps, a titolo di indebito, dei soli ratei percepiti dalla data del provvedimento ablatore, esclusa la ripetizione anche delle somme precedentemente corrisposte (cfr. Cass. civ., sez. lav., 5 novembre 2018, n. 28163)”.

Con ciò arrivando alla conclusione che “l’applicazione degli esposti principi al caso di specie induce a ritenere infondata la domanda di ripetizione dell’indebito proposta dall’INPS avente ad oggetto i ratei erogati prima della data del provvedimento che ha accertato che la prestazione previdenziale non era dovuta”. Una vittoria per tutti, in particolare per quei cittadini che giornalmente oberati da richieste di pagamento a vario titolo, oltre che dagli aumenti sproporzionati degli ultimi periodi, si vedono finalmente riconoscere il proprio diritto, anche quello a non dover restituire importi percepiti senza dolo né colpa. Movimento Consumatori mette a disposizione degli iscritti Cisal la propria consulenza,  contattando i seguenti recapiti: telefono 06.39735013, whatsapp 3939072144.