Immagine di copertina di: “Formazione decisiva per opportunità occupazionali”

Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro, a Benevento in qualità di relatore al primo Seminario nazionale dei Consorzi Industriali ‘Sud-Invest’


“Occorre puntare sempre di più sulla formazione e sulle nuove competenze dei lavoratori, favorendo, altresì, la ricerca in sincronia col mondo universitario. La formazione costituisce uno dei principali strumenti oggi a disposizione – ha sottolineato Cavallaro – per garantire opportunità occupazionali e crescita professionale e superare il fenomeno dello skill mismatch, ovvero il gap fra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai candidati lavoratori. L’obiettivo comune deve essere quello di rendere i sistemi di istruzione e formazione in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché di promuovere l’occupazione dei giovani e l’acquisizione di nuove e differenti competenze, soprattutto nelle aree più marginali del Paese. Se oggi in Italia stiamo vivendo una drammatica crisi, che per inciso è anche demografica, e rischia di avere ripercussioni tra qualche anno, ad esempio, anche sul sistema pensionistico, lo dobbiamo, in parte, pure a scelte come quelle di delocalizzare tante produzioni industriali, che in un effetto domino si ripercuotono sull’occupazione, sulla tenuta delle famiglie, rendendosi concause anche della crisi demografica. Per questo dobbiamo perseguire un vero e proprio piano strategico di re-industrializzazione del Paese, attraverso adeguate politiche fiscali e delle infrastrutture, soprattutto al Sud, dove se non si impianta una valida rete di viaria, ferroviaria e portuale è più che evidente che ogni progetto di investimento produttivo, legato o meno al reshoring, è destinato ad avere vita molto difficile”.

Immagine di copertina di: “Formazione decisiva per opportunità occupazionali”

Il Segretario Generale, Francesco Cavallaro, a Benevento in qualità di relatore al primo Seminario nazionale dei Consorzi Industriali ‘Sud-Invest’


“Occorre puntare sempre di più sulla formazione e sulle nuove competenze dei lavoratori, favorendo, altresì, la ricerca in sincronia col mondo universitario. La formazione costituisce uno dei principali strumenti oggi a disposizione – ha sottolineato Cavallaro – per garantire opportunità occupazionali e crescita professionale e superare il fenomeno dello skill mismatch, ovvero il gap fra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai candidati lavoratori. L’obiettivo comune deve essere quello di rendere i sistemi di istruzione e formazione in linea con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché di promuovere l’occupazione dei giovani e l’acquisizione di nuove e differenti competenze, soprattutto nelle aree più marginali del Paese. Se oggi in Italia stiamo vivendo una drammatica crisi, che per inciso è anche demografica, e rischia di avere ripercussioni tra qualche anno, ad esempio, anche sul sistema pensionistico, lo dobbiamo, in parte, pure a scelte come quelle di delocalizzare tante produzioni industriali, che in un effetto domino si ripercuotono sull’occupazione, sulla tenuta delle famiglie, rendendosi concause anche della crisi demografica. Per questo dobbiamo perseguire un vero e proprio piano strategico di re-industrializzazione del Paese, attraverso adeguate politiche fiscali e delle infrastrutture, soprattutto al Sud, dove se non si impianta una valida rete di viaria, ferroviaria e portuale è più che evidente che ogni progetto di investimento produttivo, legato o meno al reshoring, è destinato ad avere vita molto difficile”.